martedì 10 gennaio 2012

Significato di MODA e le sue origini

 Come vi ho anticipato nella presentazione, ho scritto la mia tesi triennale proprio su questo tema, intitolata :“Moda e psicologia: processi psicologici implicati nel mondo del fashion” e vorrei presentarvi alcuni aspetti dal quale non possiamo prescindere parlando dell’argomento.
Iniziamo con lo scoprire che cosa s’intende col termine Moda e quali sono le sue presunte origini: 
Nel significato più ampio, termine indicante una scelta […] compiuta in base
a criteri di gusto che hanno la caratteristica di presentarsi fino da principio cometransitori.In particolare, dal sec. XVII in francese (mode) e dal sec. XVIII in italiano, questa paroladesigna scelte e usi, continuamente rinnovabili, nel campo dell'abbigliamento”.
(Enciclopedia Europea)

Il termine moda deriva dal latino modus che significa sia scelta che regola. Una delle definizioni condivise del fenomeno considera la moda come “una regola di comportamento che, se osservata, permette agli individui di sentirsi parte di un gruppo, di solito valutato positivamente” (Fabris G, 2010).Un’altra definizione socialmente accettata è “moda come sequenza di variazioni, socialmente approvate, di un certo comportamento.” Ciò che è fondamentale nel concetto di moda sono le caratteristiche di temporaneità, ciclicità e variabilità.
Da un punto di vista comune non si riesce ad affermare con precisione una data entro la quale collocare la nascita della moda. Prendendo in analisi i contributi di vari autori, ci si è imbattuti in pareri alquanto discordanti. Una delle versioni più accreditate fa risalire la nascita della moda alla vita di corte del tardo Medioevo ed in particolare alla corte di Filippo il Bello di Borgogna, che regnò tra il 1285 e il 1314.
A quei tempi per molte persone alla moda, specialmente in occasione di cerimonie, si trattava, quasi alla lettera di “mettersi addosso”la propria ricchezza. Nel XIV secolo, l’abbigliamento era ormai cosìstrettamente collegato alle affermazioni e alle ostentazioni di status che in tutta Europafurono promulgate delle leggi suntuarie che proibivano ai borghesi di indossare tessuti edesibire stili che l’aristocrazia cercava di riservare per sé {…} la qualità e il taglio degli abiti indossati in pubblico erano di primaria importanza per stabilire la posizione sociale dell’individuo e della sua famiglia”(Davis, 1993).


Davis F, Moda. Cultura, Identità, Linguaggio. Baskerville, Bologna 1993 
Fabris G, La società post-crescita, 2010




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