In tema alla men fashion week a Milano, diversi stili e diversi colori comunicano qualcosa di diverso. |
• Sensibilità fisica: per esempio la
simpatia/antipatia verso un colore ci farà giudicare
diversamente gli abbinamenti scelti dal nostro interlocutore; chi è esperto di
moda sarà più sensibile a determinati capi o accessori griffati.
•
Attenzione selettiva: i segnali che percepiamo non vengono colti tutti
allo stesso livello
di consapevolezza.
•
Categorizzazione: ciò che spesso attrae la nostra attenzione sono
soprattutto quei segnali
che per noi hanno un significato perché collegati a uno schema mentale preesistente.
Grazie a questo processo si organizzano i segnali e si attribuisce loro un significato.
Ovviamente
nella decodifica di un messaggio intervengono diversi fattori quali:
•
Contesto e aspettative: bisogna fare attenzione all’interpretazione dell’abbigliamento
a seconda della situazione all’interno della quale ci troviamo (per esempio
fare la spesa, piuttosto che presenziare a una serata di gala…);
•
Atteggiamenti: ci influenzano, poiché giudichiamo positivamente ciò che
è congruente con i nostri pensieri e negativamente ciò che è dissonante;
•
Personalità: alcune dimensioni della personalità possono influenzare la
decodifica dell’aspetto esteriore e di conseguenza la sua valutazione.
Dunque,
l’abbigliamento è una forma di comunicazione non verbale e come tale svolge alcune
funzioni: segnala i nostri atteggiamenti nei confronti degli altri e di noi
stessi (sé), è un mezzo per esprimere emozioni, per presentarsi e per enunciare
la propria identità (Pizza P, 2010).
Pizza, P (2010) Psicologia sociale della moda. Abbigliamento e identità.
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